06di52 – Novella degli scacchi, di Stefan Zweig

Una novella, poco più di 100 pagine.
La storia di due campioni di scacchi, il grossolano idiot savant e il nobiluomo sfuggito ai nazisti.
Lo scontro che avviene sulla scacchiera è figura di quello tra due mondi: il mondo di ieri (l’autobiografia di Zweig che mi attende sul comodino) e il mondo di oggi, dominato da una rozzezza senza cultura (dalla quale nasce il nazismo), che anzi odia la cultura e esalta la cieca specializzazione che porta alla supremazia in un solo campo, sempre più ristretto, sempre più parziale.
Da che parte stare è evidente.
Il brutale campione mondiale fa di tutto per non suscitare neppure la minima simpatia.
Tutta la passione del lettore si riversa sulla storia di B., si sta in ansia quando ruba il manuale di scacchi dell’uniforme di uno dei suoi carcerieri, ci si preoccupa della sua salute mentale, si tira un sospiro di sollievo per le azioni di un medico pietoso e per una mano sulla spalla che lo allontana dalla follia.
Anche da questo libro è stato tratto un film, Scacco alla follia, del 1960. Chissà se si trova in giro, perché mi piacerebbe vederlo.