City, Baricco

«Shatzy Shell, niente a che vedere con quello della benzina.
Ti sia lieve la terra, piccola.
»

A volte un libro è bello perché ben scritto o perché è intelligente, perché la storia è complessa e ci appassiona, perché i personaggi ci sembrano simili a noi o sono tanto distanti da risultare interessanti.
A volte, invece, un libro è bello senza niente di tutto ciò. Però lo si capisce lo stesso che si tratta di un bel libro. Te lo dice una frase. E basta solo quella.
City di Baricco quasi non ha nè una storia nè personaggi.
Però è una successione (finita) di frasi che lasciano senza fiato. Brevi e perfette o lunghissime e mozzafiato.

Un ultimo elogio a questo libro. La trascrizione completa del Saggio sull’onestà intellettuale.

1. Gli uomini hanno idee.
2. Gli uomini esprimono idee.
3. Gli uomini esprimono idee che non sono le loro.
4. Le idee, una volta espresse e dunque sottoposte alla pressione di un pubblico, diventano oggetti artificiali privi di un reale rapporto con la loro origine. Gli uomini le affinano con tale ingegno da renderle micidiali. Col tempo scoprono di poterle usare come armi. Non ci pensano un attimo. E sparano.
(in breve: Le idee: erano apparizioni, adesso sono armi)
5. Gli uomini usano le idee come armi, e in questo gesto se ne allontanano per sempre.
6. L’onestà intellettuale è un ossimoro.

Una risposta a “City, Baricco”

  1. che bello leggerti zia frank!

    anche se qualche post fa, tra le righe, c’era qualcosa di “quasi triste, come i fiori o l’erba di scarpata ferroviaria”…saranno stati i troppi treni???

    stammi bene, un bacetto

    ari

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