Sabotaggio d’amore e Biografia della fame, di Amélie Nothomb

l’infanzia è gioia.
la mia infanzia è stata pura gioia. so di essere stata fortunata, so che spesso non è così, so che anche io ho sofferto nel tempo della mia infanzia, ricordo gli episodi di rabbia, ricordo però più spesso il mio vivere come se fossi onnipotente.
chi mi ha conosciuta quando ero piccola racconta storie quasi mitiche sulle mie gesta (leggere e scrivere all’asilo, andare in bici senza rotelle, desiderare la scuola, amare la matematica, essere generosa e poi cattiva fino alla perfidia, essere libera, comandare e organizzare come un piccolo generale le sue piccole truppe).
ora una mia amica, che mi conosce da poco, ma mi conosce bene, mi ha regalato tre libri dicendomi: “lei è come te!“.
così ho letto , Sabotaggio d’amore e Biografia della fame, di Amélie Nothomb.
e ho scoperto con incredulità che è vero, che io ero come era lei, la protagonista del libro, l’autrice, che racconta i primi anni della sua vita tra il giappone e la cina, con il belgio lontano all’origine, in mondi che parlano lingue sempre diverse.
una bambina onnipotente come dio, una bambina che è dio. una bambina che è la bellezza del mondo.
amélie scopre il mondo con il dolore di un urlo, si riconcilia con il mondo attraverso la dolcezza del cioccolato, vive esagerando in tutto, corre più veloce degli altri bambini, parla più lingue, beve più acqua, ama senza riserve, prova disgusti mortali, comanda.
un trattato di psicologia infantile in cui ciascuno può ritrovare qualcosa (e in cui io ho ritrovato quasi tutto, traslato nella normalità di bambina felice vissuta a Roma e al sole della Sicilia).
la Nothomb ci avverte che l’infanzia troppo felice ci rende vittime di una nostalgia che non potrà essere curata (“handicappata da un’infanzia troppo felice, sono abbonata alla nostalgia“).
ma la scrittura della nothomb, che in altri libri è spigolosa, quasi caustica, qui si riveste di una dolcezza speciale, la dolcezza che le viene dalle carni stesse della bambina di cui descrive le gesta.
per non dimenticare mai che l’infanzia è gioia, e deve essere gioia.

copertina del libro Sabtotaggio d'amore di Amelie Nothomb   copertina del libro Metafisica dei tubi di Amelie Nothomb   copertina del libro Biografia della fame di Amelie Nothomb