claudia de lillo – nonsolodue

nonsolodue
di claudia de lillo
il libro si legge in poche ore (a me sono bastati 4 viaggi in metro andata/ritorno dal lavoro) non vi consiglio però di leggerlo in pubblico, perché io più di una volta mi sono sentita una emerita imbecille a scoppiare a ridere così, in piedi nella metropolitana affollata di gente della mattina alle 7e45.
perché il libro fa ridere davvero.
ogni donna che lavori e che abbia almeno un bimbo piccolo ci si identifica in qualche modo.
e oltre al pregio di farti passare qualche ora davvero piacevole ha anche quello di farti vedere che sì, è possibile, in questa società assurda (anti-familiare nei fatti e iper-familiare nelle parole) avere due o anche tre figli.

certo bisogna avere almeno un bel po' di senso dell'umorismo e i nervi saldi, ma lei, l'elasti-mamma, dice che ci può riuscire.

poi però non è che la vita dell'elasti-mamma sia sempre condivisibile, per carità… nel senso che tu il libro di estivill l'hai letto e sei inorridita e tu di tornare a casa la sera alle 19.30 dal lavoro non ci pensi proprio (o almeno fai di tutto per riuscire a non pensarci) e tu un compagno part-time non lo vorresti manco dipinto.

insomma la vita dell'elasti-mamma è divertente proprio perché non è la tua, che tu non ce la faresti e neanche ti piacerebbe e alla fin fine non ci troveresti neanche niente da ridere!

(elasti-mamma tiene anche un blog: www.nonsolomamma.com)

NonSoloDue, copertina del libro, da IBS