andrea camilleri – la tripla vita di michele sparacino

la tripla vita di michele sparacino di andrea camilleri
montalbano non è la mia lettura preferita. di camilleri io preferisco le rime acute contro il premier e un paio di libri ambientati in epoche lontane:
la scomparsa di patò e ora la tripla vita di michele sparacino.

scovato nella piccola libreria, innanzitutto mi ha incuriosito per la copertina, così diversa dai soliti adelphi.
poi, subito dopo la copertina, è la bravura di camilleri che ti affascina. ogni parola e ogni aggettivo e il modo in cui è articolata la trama e il susseguirsi degli episodi.
il gusto per l'insolito, la consapevolezza che la sicilia è un luogo "a parte" (che nessun ponte riuscirà a uniformare al continente) in cui un uomo può vivere 3 volte, e una da morto. l'idea originale, la storia assurda.
michele sparacino vive tre volte, è un nemico dell'ordine costituito, inventato da un giornalista sfaticato, è un giovane che finisce a caporetto quasi senza capire perché e come, ed è, infine, il milite ignoto sepolto sotto all'altare della patria. e, anche se la terza non è proprio "vita", la storia ti lascia con il sorriso sulle labbra, anche se è un sorriso amaro.
perché poi io ci leggo la denuncia dei motivi dell'arretratezza di una terra che, anche se in piccola parte, è la mia terra, l'insensatezza della guerra, il dolore di tutte le madri, la scomparsa di una generazione.

la tripla vita di michele sparacino di andrea camilleri, BUR Biblioteca Universale Rizzoli