renato zero

del perché essere furbe equivale a (ma forse è anche meglio che) essere belle…
ieri sono stata al concerto di renato zero.

renato zero, concerto a roma 24 giugno 2004

prezzo popolare per il più popolare cantante romano, 25 euro a persona e chi tardi arriva male alloggia (nel senso che non c’erano posti numerati o settori scelti, insomma, niente di niente!)
io arrivo come al mio solito (che per chi mi conosce significa con MOLTO ritardo)… in realtà arrivo allo stadio alle 21 in punto, proprio l’orario scritto sul biglietto, quindi non sono in ritardo… solo è come se lo fossi!

non c’è posto in nessun luogo, lo stadio olimpico è strapieno, c’è gente ovunque, tranne dove ci mettiamo noi, a lato del palco… l’unica cosa che si vede sono i tralicci e il fumo d’atmosfera

renato zero, concerto a roma 24 giugno 2004

poi ad un tratto ecco che la donna furba (ma non bella) capta dei segnali… dietro di noi ci sono cinque amene fanciulle, straziate perché da quella posizione non si vede un beato nulla, che conversano animatamente con un ameno fanciullo dall’altra parte del blocco della security… lui fa un cenno ed ecco che tutte loro scattano in piedi… e anche io! seguiamole!

ci fanno passare da un camminamento quasi sotterraneo (per me lo stadio ha un sapore di castello magico, con le segrete, i passaggi nascosti, guardie e carcerieri, principesse rapite…) e arriviamo SOTTO AL PALCO!!!

renato zero, concerto a roma 24 giugno 2004

così è andata, per questo essere furbe è meglio che essere belle, perché io, dopo essere passata mi sono goduta il concerto in santa pace, mentre le cinque belle fanciulle sono state assiduamente tampinate dal gentile traghettatore!

e questo è tutto!

2 Risposte a “renato zero”

  1. mi duole sottolineare che la tua furbizia ha sfruttao la bellezza delle tapine senza la quale ci saremmo tutti attaccati al tram ….ciao

  2. ciao franci, come stai? io bene…. il discorso sulle sciacquette era un gioco più che altro!!!! : )))

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