24di52 – Le piccole persone, di Anna Maria Ortese

24di52
Le piccole persone, di Anna Maria Ortese

Di Anna Maria Ortese non ho letto altro se non questo libro di brevi scritti (saggi, articoli, lettere, pensieri e appunti) per la maggior parte inediti alla sua morte e raccolti a posteriori.
Il fil rouge del libro è la denuncia della crudeltà dell’uomo nei confronti degli animali e della natura. O meglio, peggio ancora della crudeltà, la cecità completa, la totale incapacità dell’uomo/umanità di comprendere le ragioni della natura, che la Ortese considera inoltre senza possibilità di cura, salvezza o redenzione.
Il linguaggio complicato e lo stile complesso ne fanno un testo difficile da leggere. Frasi fatte di incisi, subordinate, in un profluvio di virgole e trattini. Una denuncia contro i delitti dell’arroganza dell’uomo, contro l’incapacità dell’uomo di comprendere la sua nullità nei confronti del mondo che lo ignora e la nullità del mondo nei confronti dell’universo.
Forse un eccesso di “spirito”, il continuo riferimento a “dio”, al soprannaturale, al metafisico lo rende poco attuale, poco universale, mentre per la tematica e il sentimento sarebbe del tutto condivisibile. Ma chi l’ha detto che non basta l’etica laica per sostenere i diritti delle piccole persone?