26di52 – Il matrimonio di mio fratello, di Enrico Brizzi

A millemila anni di distanza da Jack Frusciante ho ritrovato Brizzi e mi sono domandata anche: “Ma da Jack a qui, Brizzi, non ha scritto altro?” (e poi ho scoperto che in effetti Brizzi ha scritto altro, e sono stata io ad averlo perso di vista).
Il matrimonio di mio fratello è la storia di due fratelli, di una famiglia (genitori e sorella) di una corsa a grande velocità in autostrada, tra Bologna e le Dolomiti, di un divorzio difficile, di due vite diverse. Teo corre a cercare Max che non risponde al telefono. Teo, 39 anni, single e un po’ narciso. Max, 42 anni, sposato, divorziato, padre di due bambini, idealista.
La presenza della montagna (che ho scoperto essere una passione di Brizzi) mi ha fatto tornare in mente le atmosfere di Cognetti. Con la differenza che le storie di Cognetti sono brevi e dense mentre questa è quasi prolissa, ma in senso buono.
La lettura scorre liscia, con la voglia di andare a scoprire “che è successo”. Forse giusto alla fine la storia si “allenta” un po’, ma per il resto un romanzo davvero godibile e ben scritto.