(dopo il perfetto Camilleri ero timorosa di una delusione, quindi mi sono buttata sul classico)
Riletto dopo vent’anni dalla prima volta.
Che effetto mi fa?
A 16 anni il libro di Erica Jong fu una rivelazione. Anche troppo forte, anche eccessiva. Uno squarcio sul mio corpo e sui miei sentimenti. Su quello che volevo e su quello che pensavo di volere.
A 44 anni invece è un metro per misurare la mia vita.
Quello che sono riuscita a fare, quello che sono riuscita a ottenere.
Un metro per capire la distanza tra le aspettative e la vita vera e per misurare il tempo perso.
Ecco, il tempo perso che è e sarà sempre il mio maggiore rimpianto.
Un libro che ogni uomo dovrebbe leggere (prima ancora che ogni donna).