durante le vacanze ho letto anche branchie, opera prima di niccolò ammanniti e mi domando… io vivo a roma, abito qui, ma che cosa stavo facendo quando questo piccolo capolavoro è uscito?
per fortuna non è mai troppo tardi! l’ho letto in mezza giornata e mi sono divertita un mondo. il libro è spiritoso, allegro nonostante all’inizio non lo sembri affatto.
a metà tra il genio e la pura follia…
quasi quasi potrei fare un parallelo con fight club, che ho letto subito prima e di cui ho scritto qui sotto.
gli anni ’90 devono essere stati un vero momento di evoluzione per i giovani ed ecco come viene raccontato questo cambiamento da un giovane scrittore americano e da un giovane scrittore italiano, entrambi alla loro prima prova: i risultati sono tanto diversi quanto simili. c’è la lotta e il confronto, affrontare la morte e uscirne vivi, trovare il coraggio di amare. in uno tutto finisce bene nell’altro tutto finisce in una specie di piccola apocalisse.
a guardare le classifiche dei libri probabilmente fight club ha venduto più libri, ma è branchie che dà più risposte.
a proposito, io di ammanniti non ho letto altro, ma so che presto li leggerò tutti.
bello branchie eh? un trip…. un viaggio allucinato… è piaciuto molto anche a me. quando ci si vede io e te?
“ti prendo e ti porto via”.. secondo me il suo migliore..
Ciao e complimenti per il blog!
Sono il ragazzo di Sara (master) e ho scoperto per caso questo tuo weblog… Sono felice di trovare un’altra persona che apprezzi Ammanniti e ti consiglio a questo punto la sua raccolta “Fango”.
Il migliore? Confermo Spad “ti prendo e ti porto via”.
un saluto
Alberto