Si tratta di una raccolta di brevi racconti, interventi, articoli scritti da Maya Angelou nel corso della sua vita.
Le storie autobiografiche riguardanti la sua infanzia e prima adolescenza le conoscevo già (avendo letto Il canto del silenzio), sulle altre ho poco da dire.
L’intento moralizzatore, il continuo accenno a Dio che sorveglia, risolve, guida e aggiusta (o non aggiusta a sua discrezione) mi infastidisce sempre quando non è romanzo ma pretende di essere consiglio.
Un libro che serve a conoscere meglio questa apprezzata poetessa, ma che non posso considerare interessante o importante da leggere.
[addendum del 4 aprile 2018.
Google, per festeggiare il 90° anniversario della nascita di Maya Angelou ha pubblicato un #GoogleDoodle con la più bella poesia di Maya letta dalle belle voci di straordinarie donne: