48di52 – Dialoghi con Leucò, di Cesare Pavese

Come sono arrivata a leggere questo libro merita un racconto a parte.
Sono in un take away vegano a Centocelle, ho ordinato un po’ di piatti, sto aspettando che siano pronti da portare via.
Nell’attesa mi siedo a leggere una rivista di poesia che è su uno dei banconi.
In terza pagina, dentro un riquadro, delle parole mi colpiscono:
“[…] Prima di essere schiuma saremo indomabili onde.” Cesare Pavese
Mi colpiscono al punto che me le scrivo su un tovagliolo, prendo il mio cibo vegano, torno alla bici e arrivata a casa esordisco con un: “ho trovato la frase per un nuovo tatuaggio“.
È iniziato tutto così.
Ma io sono una persona precisa (leggi anche “secchiona”) e quindi ho voluto scoprire in che occasione e quando e dove Pavese avesse scritto queste parole.
È così che ho scoperto che queste parole non sono manco per niente di Cesare Pavese, ma sono di Erika Luna (e non so nemmeno se sia il suo nome vero) che nel suo blog aveva “riscritto” i Dialoghi con Leucò di Pavese.
E nello riscriverli li aveva “migliorati”, cambiati nella forma, nelle parole, negli intenti.
Trovata la fonte e il testo completo della poesia che mi era piaciuta tanto, mi sono incuriosita e ho voluto leggere il punto di partenza, quei Dialoghi con Leucò che avevano portato alla poesia.
E così: prestito interbibliotecario, qualche giorno di attesa e poi 3 giorni di lettura forsennata.
I Dialoghi con Leucò sono racconti di “metamitologia”. Due protagonisti della mitologia, della letteratura, dell’arte greca discutono del loro destino, di “quello che fu” e di quello che è stato dopo (dopo di loro, per un tempo che non sappiamo se è di 20 o di 2000 anni).
Inutile dire che il più bello dei dialoghi è il numero 7, quello tra Saffo e la ninfa Britomarti, che si intitola “Schiuma d’onda” e si svolge in riva a un mare che è stato l’inizio di molti miti e la fine di tante vite.
I Dialoghi sono un libro che non è facile leggere perché presuppone una grande conoscenza della Grecia antica, degli dei, delle storie, dei racconti.
Un libro che porta in poesia i temi grandi della filosofia.
Ma è anche una lettura straordinariamente piacevole, proprio perché la poesia la rende evocativa.