pace/peace

È la seconda volta in vita mia che sento il bisogno di condividere emozioni e pensieri su un argomento che mi sta a cuore.
qualche tempo fa per il referendum, e i fatti hanno dimostrato che il mio pensiero non era condiviso. ora per la guerra, e so già che il mio pensiero non sarà condiviso. lo so perché sento quello che si dice in giro, sento che neanche l’uomo che amo mi capisce, sento colleghi intelligenti che dicono cose stupide, sento i miei migliori amici che non sono d’accordo con me.
ma esprimere le mie idee servirà a chi ci tiene per capire meglio chi si trova davanti, quando è davanti a me.
proprio per questo ho deciso di scrivere.
perché sappiate bene che IO la penso diversamente da VOI.
IO voglio la PACE. la voglio a tal punto che sono disposta a pagare pur di averla.
innanzitutto una puntualizzazione. anche io credo che questa sia, nonostante le apparenze strane, una guerra (come ha detto un commentatore in TV ieri sera “chiamiamo le cose con il loro nome… e una guerra è una guerra una guerra una guerra“… che meravigliosa retorica!). ho studiato storia come tutti voi e dalla storia ho imparato che le guerre finiscono in un solo modo: un vincitore e uno sconfitto che si arrende e firma la pace.
ebbene, ho un’idea rivoluzionaria! arrendiamoci! abbiamo perso, è evidente… chiunque dica il contrario mente sapendo di mentire!
siamo più forti, abbiamo le armi migliori, abbiamo gli eserciti più organizzati, eppure… abbiamo perso! allora, rinunciamo.
in quanto perdenti saremo costretti a pagare un prezzo.
ebbene, altra idea rivoluzionaria! paghiamolo!
abbiamo troppo da perdere per poterci permettere di non pagarlo.
non voglio stare qui a dire che, in un modo o nell’altro, comunque, questo prezzo noi ai poveri della terra glielo dobbiamo, che, se siamo ricchi e felici è perché per secoli li abbiamo sfruttati, non voglio dire questo, il passato mi interessa fino a un certo punto.
noi gli dobbiamo qualcosa perché il mondo è UNO e ci abitiamo sopra TUTTI insieme e la disparità tra ricchi e poveri, con tutta la sua crudeltà, ci dovrebbe tenere svegli la notte.
c’è chi dice che LORO non vogliono la pace, ma questo non è vero, o meglio, potrebbe essere, ma noi non lo sappiamo, non abbiamo mai dato loro la possibilità di scegliere. li abbiamo bombardati e basta.
diciamo che sono bestie sanguinarie che uccidono civili innocenti, proprio come noi, quando bombardiamo i civili innocenti dei villaggi dell’afganistan.
quindi paghiamo questo prezzo, che vorrà dire che dovremo rinunciare al petrolio, che dovremmo andare in giro a targhe alterne, che avremo un po’ meno ricchezza, va bene, chi se ne frega! finalmente, dopo 4 anni di terrore finalmente avremo la PACE. la pace del cuore, che ci permetterà di essere liberi nel nostro paese!
e questa è l’unica cosa che conta.

2 Risposte a “pace/peace”

  1. non condivido nulla di quello che hai scritto.

    pero’ il tuo e’ un pacifismo ragionato, sofferto, equilibrato… insomma, un pacifismo motivato. per questo rispetto molto il tuo punto di vista.

    e non argomento, tanto penso che tu sappia come la penso…

    il lupo

  2. p.s. voglio solo precisare che vincere o perdere in guerra significano cose precise: il raggiungimento degli obiettivi di uno dei due contendenti.

    finché tutte le donne non saranno costrette a girare con il burka, loro non avranno vinto.

    i.l.

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