Soseki Natsume, Guanciale d’erba

da Soseki Natsume, Guanciale d’erba
(Neri Pozza, Vicenza 2001)

«Salivo per un sentiero di montagna e riflettevo.
Se si usa la ragione il carattere s’inasprisce, se si immergono i remi nel sentimento si è travolti. Se s’impone il proprio volere ci si sente a disagio. È comunque difficile vivere nel mondo degli uomini.
Quando il malessere di abitarvi s’aggrava, si desidera traslocare in un luogo in cui la vita sia più facile. Quando s’intuisce che abitare è arduo, ovunque ci si trasferisca, inizia la poesia, nasce la pittura»

In vacanza a Barcellona ho letto, tra gli altri, questo libro. La condizione dell’artista vi viene descritta in un modo perfetto.
Leggerlo, pensando a come lavorava Gaudì alla sua Sagrada Familia, mi ha fatto capire cosa, in realtà, quell’uomo stesse cercando di fare, di costruire.

Come scrive Soseki Natsume: «Gli artisti sono preziosi, perché rasserenano questo mondo e arricchiscono il cuore degli uomini»