52di2017 – conclusione

… e, alla fine di questo anno lungo 52 libri, cosa posso dire?

1. leggere un libro a settimana è un’impresa fattibile, anche se sei una madre di tre figli piccoli e lavori (part time), anche se fai volontariato e sei impegnata nelle innumerevoli attività della scuola dei tuoi figli. il tempo si trova. non ci sono scuse. o almeno il tempo non è di certo una scusa plausibile.
2. ogni libro ne porta con sè molti altri. se un autore ti è piaciuto la prima cosa che vuoi fare è leggere “tutto”. vorrai leggere tutti i libri di cui si parla nei libri che stai leggendo. vorrai leggere i libri che vedi leggere alle altre persone in metropolitana o sugli autobus, vorrai leggere tutti i libri che amiche e colleghi ti suggeriranno. non potrai, ovviamente, leggere tutto, ma te ne verrà voglia. e la lista dei libri che voglio leggere, dopo un anno di letture infaticabili, è molto, ma molto più lunga di quella che era all’inizio del 2017.
3. ho imparato che i libri che vincono ai concorsi o ai premi letterari spesso sono splendidi e spesso sono orribili. i libri primi in classifica (la classifica de la lettura, non un’altra) spesso sono splendidi e spesso sono orribili. essere primi e aver vinto dunque non sono una garanzia.
4. ci sono libri di 100 pagine che si leggono in 2 ore e libri di 120 pagine che si leggono in 10 giorni (e ti fanno quasi sballare il progetto). ci sono libri di 500 pagine che si leggono in 3 settimane e altri di 800 che dopo una settimana e un giorno sono già finiti. quindi il numero di pagine di un libro non ha nessuna connessione con il tempo che ci impiegherai a leggerlo. non puoi sapere quanto ci vorrà a finire un libro finché non avrai letto almeno una pagina.