Hanif Kureishi, Nell’intimità

Ieri ho letto un libro, sì, un libro intero, e visto che erano solo 107 pagine alla fine della giornata ne ho anche iniziato un altro, stesso autore (ve ne parlerò alla fine della lettura).
Comunque il libro in questione è di Hanif Kureishi, del quale fino a qualche mese fa ignoravo tutto e che adesso sta rapidamente scalando le classifiche dei miei autori preferiti.
Il racconto, visto che così piccolo può essere definito solo un racconto, è nell’intimità, scritto così, con la minuscola.
E non è solo un bel libro, una bella storia, un bell’intreccio (anche se Kureishi ne sa qualcosa di intrecci e i suoi libri sembrano film, visto che lui è stato a lungo, fino alla pubblicazione de Il Buddha delle periferie, uno scrittore di sceneggiature), la cosa più notevole di questo racconto è la scrittura.
Dunque un libro da leggere, da portare in metro e autobus e finirlo in poco tempo, rimanendo colpiti per la bellezza della scrittura.

Tutto qui.

«È la notte più triste, perché sto per andare via e non tornerò indietro. Domani mattina, quando la donna con cui ho vissuto per sei anni sarà andata al lavoro in bicicletta, e i nostri figli saranno stati accompagnati al parco a giocare con la palla, infilerò alcune cose in una valigia, scivolerò fuori di casa sperando che nessuno mi veda e prenderò la metropolitana fino all’appartamento di Victor.»

… e finisce così, come in un film:
«Il meglio di tutto si era dato appuntamento in questo momento. Poteva solo essere amore.»

2 Risposte a “Hanif Kureishi, Nell’intimità”

  1. Ciao Frankkie!
    ero passata sul tuo blog per dare un’aocchiata alle foto della festa ed ho piacevolmente scoperto che ti piace Kureishi. Ho letto Nell’Intimità appena è uscito ( l’ho tutto sottolineato…) e Kureishi è uno dei miei preferiti..
    Sai che a Roma c’è una lavanderia che si chiama My beautiful Laundrette?! A presto. Fati

  2. grazie fati…

    e visto che ci siamo, perché non mi dici che hai il film in versione originale? ti prego, dimmelo, che alla videoteca sotto casa mia quando gliel’ho chiesto mi hanno guardata storta e poi la figlia ha fatto al padre «pa’, ma nun è questa quella de quer film assurdo sui gatti?’na rompipalle!»

    per la cronaca il “film sui gatti” è Ciascuno cerca il suo gatto, che ho poi trovato in DVD con mia somma gioia.

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