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Avventure di piccole terre. Cinquantuno isole italiane
Dopo aver letto un capolavoro come La vita. Istruzioni per l’uso di Georges Perec era impensabile poter prendere in mano un romanzo e farsene catturare. Per questo il libro successivo è stato davvero un libro di rottura.
Avventure di piccole terre non è un romanzo, non è un libro di racconti, non è un libro di viaggi, non è neanche un libro di storia.
Non ricordo neanche più cosa avevo un mente quando l’ho preso in prestito in biblioteca, né se qualcuno me ne aveva parlato o ne avevo letto da qualche parte.
Non posso dire che non mi sia piaciuto, però l’ho trovato piuttosto inutile. Un compendio di isole scelte a caso (l’unico pregio ai miei occhi quello di raccontare anche la storia di schola e di mothia, le isole del mio cuore) delle quali l’autore racconta un pezzo di storia un po’ a caso.
E solo una riflessione da fare: è davvero difficile scrivere ben 51 finali coinvolgenti in un solo libro (e infatti l’autore non c’è riuscito).