vigilessa…

sì, proprio te, che stamattina mi hai detto che dovevo scendere dal marciapiede…

sappi che sei una stronza che non capisce neanche il motivo per cui sta facendo il lavoro che fa.

se mandi in mezzo al traffico della casilina delle 8 del mattino una donna in bicicletta che porta sul seggiolino il figlio a scuola significa che non ti importa niente di migliorare la mobilità in questa città. e allora che c@zz# ci stai a fare con quella divisa addosso?

se questa fosse una città normale io andrei sulle piste ciclabili.

se questa fosse una città normale gli automobilisti non cercherebbero di uccidermi a ogni incrocio (perché l’automobilista guarda a destra e a sinistra, vede la bici e pensa “ok, libero, non c’è nessuno”… nessuno??? e quella lì in bici come la chiami?)

se questa fosse una città normale avrei la rastrelliera cui attaccare la bici davanti alla scuola di mio figlio, davanti al ministero dove sono a lavorare, davanti al mio ufficio…

se questa fosse una città normale in un paese normale non si parlerebbe di mobilità sostenibile, si sosterrebbe la mobilità in bicicletta, senza parlarne.

la bicicletta è il mezzo del futuro. qualcuno stenta ancora a capirlo, ma prima o poi gli cadrà sulla testa la verità, l’evidenza e allora smetteremo di essere alieni da sbeffeggiare, ma saremo il traffico, la massa critica.

e la città normale sarà profumata, silenziosa, allegra, colorata e bellissima.

nel frattempo a te, vigilessa stronza voglio solo dire: “ma v@ff@nql#”