le orecchie ai libri…

  1. Il diritto di non leggere
  2. Il diritto di saltare le pagine
  3. Il diritto di non finire il libro
  4. Il diritto di rileggere
  5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
  6. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
  7. Il diritto di leggere ovunque
  8. Il diritto di spizzicare
  9. Il diritto di leggere ad alta voce
  10. Il diritto di tacere
  11. Il diritto di fare le orecchie alle pagine (e prendere appunti ai margini, sottolineare le frasi che piacciono, lasciare tracce)

daniel pennac ha dimenticato, nel suo decalogo, un diritto imprescindibile, l’ultimo, l’undicesimo, quello che io rivendico ogni giorno, ogni minuto, ogni volta che posso.

lo dirò a chiare lettere:

ODIO i libri intonsi.

quando me li prestano penso sempre che non siano mai stati letti. e cosa c’è di più brutto, più svilente per un libro che giacere “non letto”?

io prendo appunti sui libri che leggo, non solo sui saggi, ma anche sui romanzi. c’è sempre una frase che merita di essere ricordata, c’è sempre una parola che fa sobbalzare il cuore (la mente, lo stomaco, quello che volete voi). io faccio le orecchie ai libri… in alto le orecchie per tenere il segno, in basso le orecchie per ricordare, appuntarmi qualcosa sulla pagina segnata. io sottolineo le frasi che mi piacciono. punti interrogativi, punti esclamativi, righe e frecce fioriscono tra le pagine. ogni libro diventa un trampolino di lancio per altri libri.

dopo essere stati con me i libri sono un po’ sgualciti, è vero, ma si portano dietro più storie e più vita.

no, non mi convincerete MAI che i libri puliti e lindi, come usciti dalla casa editrice, sono più belli e che “segnare” i libri è maleducazione.

no, non è maleducazione, è AMORE, PASSIONE, VOGLIA.

(perché in fondo qui stiamo parlando di amore e l’amore, a me, mi lascia sgualcita e segnata, ma felice)

[vorrei finire di parlare di questo argomento qui, ma come dimenticare che per centinaia di anni i matematici si sono arrovellati su quelle poche parole scritte a margine di un libro da fermat? e come pensare che siano maleducazione gli appunti di leonardo ai codici? insomma la buona compagnia mi piace e ci sto bene. continuerò imperterrita a fare le orecchie ai libri. ma state tranquilli, ai libri MIEI, perché i vostri ve li restituirò così come me li avete prestati, puliti e vergini…]