andrea vitali – olive comprese

Olive Comprese, di Andrea Vitali, é un lungo racconto di piccoli o piccolissimi eventi.
uno dopo l’altro, al ritmo di una pagina o due, raramente di piú, si arriva a pagina 443 senza accorgersene, in due giorni appena.
di entusiasmante c’é il modo di finire e iniziare i capitoli, con le frasi che si ripetono, ma in contesti diversi (il che mi fa pensare alla perfezione di certi montaggi cinematografici).
la storia poi, che inizia nel ’36 per finire d’un balzo nel 49, é la storia di un paese di provincia, in cui il podestá, il direttore delle regie poste e il maresciallo dei carabinieri vivono senza dar troppo peso a quello che avviene intanto in italia.
un inno al disimpegno, forse, nessuna connotazione politica se non qualche ironico accenno (al voi, alle visite ufficiaali, alle ricorrenze di piazza), ma che potrebbe essere il vero modo in cui certi anni sono passati nella provincia dell’Impero. un po’ come stanno passando questi di anni, forse.

in ultimo vitali, nei ringraziamenti cita i sulutumana. e io mi sono ricordata che a roma, proprio nei prossimi giorni ci sará un’occasione imperdibile di ascoltare tutti e due, l’affabulatore-medico vitali e i sulutumana.
martedí 9 giugno al festival delle letterature a massenzio. beato chi ci andrá (io saró oltre manica a riposarmi al fresco).

copertina del libro Olive Comprese di Andrea Vitali, ed. Garzanti