33di52 – Mani calde, di Giovanna Zucca

Un libro inutile, che si legge in 3 ore e si dimentica in 4.
Un bambino molto amato resta ferito gravemente in un incidente d’auto. Il chirurgo cattivo e cinico che lo opera e lo riporta in vita stabilisce con lui un rapporto “telepatico” che cambia entrambi. Il chirurgo si apre agli altri, si innamora, ritrova sua figlia, diventa “il più amato dai colleghi”. I personaggi sono manichini di luoghi comuni, la scrittura è semplice fino alla banalità, l’happy end scontato fin dalla prima pagina, nessun colpo di scena, nessun approfondimento, un continuo e irritantissimo volgere gli occhi alla statua di padre Pio (che palle!).
Bocciato.