Sven Regener, Il signor Lehmann

«Quella notte il cielo, completamente sgombro di nuvole, già si tingeva il lontananza, sopra Berlino Est, di un fioco bagliore, quando Frank Lehmann, che negli ultimi tempi tutti chiamavano signor Lehmann, perché si era sparsa la voce che presto avrebbe compiuto trent’anni, attraversò Lausitzer Platz, diretto a casa.»

Dopo ciò, il signor Lehmann incontra un cane che lo vuole sbranare, una donna di cui si innamora e che presto lo tradisce, i suoi genitori arrivano dalla provincia a trovarlo in occasione del suo compleanno e il suo migliore amico dà fuori di testa proprio nel momento in cui si realizza il suo sogno (esporre le sue sculture).

Ci sono tanti motivi per i quali questo libro mi è piaciuto ma soprattutto il fatto di essermi capitato tra le mani preceduto e seguito da strane coincidenze, a cominciare dal fatto che, qualche tempo fa, non appena parlavo con qualcuno alla fine usciva fuori questo titolo e se sedevo tranquilla sul 3 diretta in ufficio la tizia davanti a me lo leggeva sorridendo e infine in una libreria a Milano (Feltrinelli a Piazza Duomo) me lo sono ritrovato davanti all’improvviso e HO DOVUTO comprarlo! E poi il protagonista compie trent’anni (proprio come me) e la sua vita sembra a una svolta (proprio come la mia).

Infine, durante la lettura del libro (che non è durata più di due giorni, devo dire la verità) sono andata a vedere un film: “Good Bye, Lenin“. Siamo nello stesso periodo, il 1989, anno della caduta del muro e nello stesso luogo, Berlino, Ovest per il signor Lehmann, Est per Alex, il figlio che crea un “comunismo in una sola stanza” per la madre che si sveglia dal coma. Tra libro e film nessun punto di contatto, neanche lo “stile narrativo”, ma solo il fatto di avere come sfondo una data e un luogo.

Le coincidenze mi hanno sempre affascinato e forse per questo il libro mi è piaciuto così tanto. Comunque lo consiglio a tutti, trentenni e non, cinefili o meno.
Buona lettura

Sven Regener, Il signor Lehmann, I Canguri Feltrinelli (link)