formiche ammucchiarone

ho voglia di scrivere qualcosa, ma il qualcosa sul quale voglio scrivere (Travaglio… di nome e di fatto!) mi sta prendendo (come al solito) molto tempo, per cui mi faccio prendere io, ma dalla nostalgia e mi ricordo del concerto meraviglioso di Stefano Bollani e della Gnosi delle fanfole di Fosco Maraini.
condivido con voi:

«Io t’amo o pia cicala e un trillargento
ci spàffera nel cuor la tua canzona.
Canta cicala frìnfera nel vento:
E gnacche alla formica ammucchiarona!

Che vuole la formica con quell’umbe
da mòghera burbiosa?E’vero,arzìa
per tutto il giorno,e tràmiga e cucumbe
col capo chino in mogna micrargìa.

Verra’ l’inverno si,verra’il mordese
verranno tante gosce aggramerine,
ma intanto il sole schìcchera gigliese
e sgnèllida tra cròndale velvine.

Canta cicala,càntera il manfrore,
il mezzogiorno zàmpiga e leona.
Canta cicala in zìlleri d’amore:
E gnacche alla formica ammucchiarona!»