35di52 – Mio fratello rincorre i dinosauri, di Giacomo Mazzariol + Le valigie di Auschwitz, di Daniela Palumbo

Mio fratello rincorre i dinosauri, di Giacomo Mazzariol

Questa settimana ancora due libri per adolescenti.
Il libro di Giacomo Mazzariol nasce per un caso curioso: il fratello di Giacomo, Giovanni, ha voluto fare un video. Il video è diventato virale su Youtube, un editore ha fiutato l’affare e ha appioppato un editor a Giacomo per fargli scrivere il libro della sua storia. Giacomo ha meno di vent’anni, Giovanni ne ha, credo, 13.
Giovanni ha la sindrome di Down.
Giacomo racconta con parole pacate e adatte alla sua età la storia dell'”innamoramento” nei confronti del fratello, che è stata lunga e difficile. Prima l’attesa trepidante di un fratello (finalmente dopo le due sorelle) poi la scoperta della sua diversità, la vergogna e l’imbarazzo nei confronti di compagni e amici, la rabbia contro i genitori sempre così occupati da questo figlio sempre malato e fragile.
Alla fine Giacomo scopre il lato divertente di Giovanni e comincia a vederlo come è: un ragazzino pieno di voglia di vivere, di ridere e di giocare.
Un libro scritto molto bene, simpatico, semplice e adatto ai ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, anni difficili durante i quali “buttarsi” dalla parte degli stronzi può sembrare figo e facile, anni durante i quali dare al tuo amico del “down” può sembrare divertente e invece non lo è.
Grazie a Giovanni (mio nipote) che me l’ha prestato.
Il video di cui si parla nel libro (e da cui il libro stesso è nato) si trova su youtube qui:
www.youtube.com/thesimpleinterview

Le valigie di Auschwitz, di Daniela Palumbo

Altro libro rubato a mio nipote Giovanni.
Fa piacere sapere che a scuola si facciano leggere libri che parlano della Shoah, perché è solo mantenendo vivo il ricordo dell’orrore che l’orrore non si ripeterà. Però mi domando: perché far leggere un libro come questo quando c’è in edizione economica, disponibile in biblioteca e universalmente noto il diario di Anna Frank?
Le valigie di Auschwitz parte dall’immagine delle valigie accatastate nel museo di Auschwitz, le valigie vuote depredate dai nazisti degli averi degli ebrei deportati. Racconta la storia di cinque bambini e bambine, ebrei, di diversi paesi. Le storie sono tutte diverse, qualcuna più leggera, qualcuna meno.
È un libro molto didattico, scritto bene ma con qualche errore (io non sopporto l’uso di “gli” al posto di “loro”, come si fa? sono un mostro in via di estinzione?). E non mi ha emozionato per niente, niente rabbia, dolore o ansia. Sono contenta che si legga a scuola, ma è l’unica nota positiva che ho da fare sul libro…