Amos Oz

23 giugno 2005 ore 21.00
Amos Oz
alla Basilica di Massenzio, nell’ambito del Festival delle Letterature.
Ho letto ogni cosa scritta da Amos Oz, tranne, forse, i biglietti che attacca al frigorifero di casa sua. Ogni pagina scritta da questo uomo mi ha lasciato un segno. Un segno come quello che lasciano le carezze (a differenza, mi viene subito in mente, dei segni lasciati dalla lettura di chuck palahniuk o di t. j. leroy).
il suo saggio Contro il fanatismo dovrebbe essere inserito tra i libri di testo (altro che vestivamo alla marinara…).
e infine, un giorno, sulla quarta di copertina di un suo libro ho incontrato il suo sguardo, e mi sono detta che questo è il bello di leggere i contemporanei: che sono qui, a portata di mano, è facile trovarli, vederli, ascoltarli.
per questo giovedì prossimo andrò a vedere e sentire Amos Oz, perché sono rimasta stregata dal suo sguardo e dalle sue parole.

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