ieri giornata epica… roma-milano-roma per seguire un corso di una giornata e essere di nuovo a casa in tempo per andare al mare domenica (che poi al mare non ci sia andata è un altro paio di maniche, l’intenzione c’era!). in tutto questo viaggiare ho finito di leggere ben due libri, di uno parlerò domani o dopo… dell’altro voglio dire che ho letto uno dei libri più belli che mi sia mai capitato di avere tra le mani in vita mia:
La macchia umana, di Philip Roth.
è un libro straordinario innanzitutto per come è scritto (finalmente la precisione linguistica diventa romanzo…) poi per gli scarti narrativi, a ogni nuovo paragrafo non sai di cosa leggerai (è ancora Coleman il soggetto oppure sarà Les Farley, o Delphine?) e infine per la bellezza della storia. per la prima volta in vita mia quando il libro è finito non volevo sapere altro, nessuna curiosità era rimasta insoddisfatta, tutti i personaggi conosciuti, approfonditi, capiti… fino in fondo, la storia conclusa, senza sbavature, senza incertezze, senza nessun rimpianto. un libro straordinario e sicuramente il miglior romanzo di Philip Roth.
Prendo nota….
U’Giuvà
assolutamente d’accordo (ma bello anche il film)
un saluto
remo
non l’ho ancora letto ma ho finito da poco “pastorale americana”: è un libro tragicamente stupendo, Roth sa descrivere la “caduta” dell’umano come forse solo Dostoevskij. Consigliatissimo!
ps. dimenticavo: sono sempre la donna gravida alias donnaincintadel1maggio 😉
un bacetto da noi due
Mumble. Il libro me lo regalò Beppe un anno fa. E mi è ricapitato in mano la settimana scorsa quando l’imbianchino ha esploso la libreria in giro per varie stanze. E ho pensato: diamine, come mai non l’ho ancora letto? Dopo la tua segnalazione ora il concetto è lo stesso. E lo penso più forte.